
Avis e il domani, Avis e i giovani come risorsa decisiva per il il futuro della raccolta sangue nel nostro Paese. Ma quali sono le strategie per coinvolgerli e metterli al centro di un progetto a lungo termine? Dialogare con le altre forze possibili della società civile sembra il modo migliore.
Creare una rete virtuosa, unire le forze che arrivano dal mondo giovanile e provare a costruire un futuro (ancora) possibile, è proprio l’obiettivo della Fondazione Triulza, che a Milano lavora sui valori di sostenibilità per il mondo di domani.
Il 3 e il 4 febbraio, a tale scopo, andrà in scena in Social Innovation Campus, una due giorni di teleconferenze giunta alla sua seconda edizione e questa volta dedicata al tema del “Social Tech, la reazione per rinascere”, allo scopo di capire come affrontare “il nuovo e difficile scenario economico e sociale tracciato dall’emergenza sanitaria e la necessità di mettere insieme tutte le migliori innovazioni ed energie per reagire: giovani e nuove generazioni di cooperatori, realtà del terzo settore e dell’economia civile, start-up e aziende tecnologiche, università, centri di ricerca, enti locali e imprese profit e sociali”.

In quest’ottica non poteva mancare Avis, sempre attentissima al tema giovani e alla formazione, e l’appuntamento firmato dalla più grande associazione di donatori italiana è previsto per il 3 febbraio dalle 17 alle 17.40 Di seguito il link per registrarsi e partecipare all’incontro:
Modera Boris Zuccon, ufficio stampa di Avis nazionale, e con lui un parterre alquanto autorevole:
Gianpietro Briola, Presidente AVIS Nazionale
Melissa Galanti, Coordinatrice Consulta Nazionale AVIS Giovani
Carlo Assi, Consigliere AVIS Nazionale e Presidente Avis Cernusco
Giulio Longari, collaboratore segreteria Avis Cernusco
Isabella Carioni, donatrice Avis
Giulia Sangalli, giovane volontaria Avis
Un incontro che consigliamo a tutti i dirigenti associativi del terzo settore e a tutti i donatori di sangue.